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mercoledì 16 novembre 2011

LA GRANDE CRISI 1: CRISI ECONOMICA: CHE FARE?

Cari Amici Resiani e non, come potete vedere la crisi non era una favola. Oggi ci troviamo ad un bivio. Cosa fare per  difenderci da questi eventi?
Ci hanno detto che la colpa di tutto era ed è stata, la Politica suicida del Governo Berlusconi, senza valutare la vera portata e la vera estensione.
Oggi ci troviamo a osservare il tutto, con paura.
Sappiate che questo è solo l'inizio.
A breve anche altri Paesi verranno colpiti da questa SPECULAZIONE puramente Finanziaria (parere personale).
La Francia che fino a ieri se la rideva, sarà colpita duramente. La loro più grande Banca è al limite del Fallimento.
Occhio quindi a Francia, Belgio, Austria,Slovenia. Senza dimenticare l'Italia, Portogallo, Irlanda e Spagna.

Occhio alle Borse (uscite), il Trend sarà Super Negativo per i prossimi mesi.

6 commenti :

  1. Ma guarda! daBerlusconi ,capo espiatorio di tutti i mali d'Italia e d'Europa, dove siamo arrivati....non si salva neppure la Germania e l'Europa stessa!
    la grande Germania, dimentica i cospiqui aiuti ricevuti a suo tempo per la propria unificazione, da quell'Europa che oggi le stà tanto stretta. I vari governi, di qualsiasi colore politico che si sono succeduti da almeno 30 anni in qua, hanno fatto politiche lassiste e sprecone, atte solamente a ragranellare voti.....e i cittadini che li hanno seguiti col paraocchi, facciano e facciamo il "mea culpa" e d'ora in poi, SI VIGILI!!!
    rencic.

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  2. #3 15:35, 26 novembre, 2011

    io Stefano da Milano , condivido al 100% le considerazioni di Franco ,
    dove la situazione e ' molto grave , e come vi ha invitato ....se avete titoli ..
    o simili vendete tutto e subito ...piuttosto ...metteteli ....in qualsiai forma immobiliare o in Franchi Svizzeri ...........................

    il motivo di tutto a mio avviso e ....e ormai ci siamo .....e quello di rompere l'Europa .........., dove un europa unita ..poteva ..con la sua esperienza ...
    dare un peso al mondo.....................ma chi sta in alto .......forse americani forse i cinesi...................vogliono cosi'.
    per quello che scrive Rendic .................dove ha ragione che la crisi finanziaria non dipende da berlusconi...................MA COME FAI RENDIC A DIRE ANCHE SOLO UNA PAROLINA FAVORE DI UN COSI GRANDE BASTARDO!!!!!!!
    UNO CHE CHE SI E? POSTO A RE' DELLA NAZIONE , CORROTTO TUTTO
    PROMESSO , DICENDO 3 MESI FA CHE TUTTO VA BENE ...............
    E FACENDOCI FARE LA FIGURA GIA? NON OTTIMA DELL ITALIA COME UNA REPUBBLICA DELLE BANANE , MA SEI STATO FUORI DALLITALIA IN QUESTI TEMPI A SENTIRE I COMMENTI????
    UNA FIGURA DI CACCA ...........................NE HA COMBINATE DI TUTTI I COLORI ............E VEDRETE CHE COSA SALTERA ANCORA FUORI ADESSO , CHE GLI HAN TOLTO IL GIOCHINO ..................
    QUI NON E questione di destra o sinistra .............e questione di essere uomini...................................
    scusate la mia sincerita

    utente anonimo (IP: 2a8ae85d43e60e7)

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  3. Scusa caro Stefano da Milano, devi sapere che tante volte con la sincerità si dicono anche tante banalità. A prescindere dal fatto che la crisi in atto era nell’aria già da tanto tempo e nessuno, destra più sinistra, ha cercato, per non scontentare nessuna corporazione, di metterci una pezza per arginare questo disfacimento, ma dire che l’Italia è una Repubblica delle Banane è una banalità. A me risulta che Silvio Berlusconi non sia un bastardo, nome che si dà ad un figlio illegittimo, per il semplice fatto che è certificato di avere avuto un padre ed una madre, legalmente sposati, un’altra banalità. All’estero i commenti sull’Italia non sono mai stati disponibili e tolleranti, indipendentemente dall’uomo che in quel momento era a capo del governo, altra banalità. Le opinioni in Italia sono legittime, siamo in democrazia, piaccia o non piaccia, l’importante è stare entro i limiti delle regole e non imporre ad altri se quello o questo è giusto o sbagliato. Senza spezzare una lancia per Rencic, lui ha solo espresso una sua opinione, era nel suo diritto e come tale è da considerare legittima.
    Ricordati, infine, che certi concetti non conformi sarebbe preferibile tenersele per se e non manifestarle in quel modo con tanto astio e rancore.
    Cordialmente un saluto da Franco Tosoni

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  4. dire che l'Italia è una repubblica delle banane è una banalità,ma siccome tutto è relativo,il commento di Stefano ha pieno diritto di essere espresso,ovviamente senza offendere nessuno.Dopo ogni crisi finanziaria il più grande problema è sempre stato l'aumento del nazionalismo alimentato dal disagio sociale,la storia ce lo insegna,quindi bisogna prendere seriamente in considerazione l'appello di Stefano.I politici d'oggi sono tutti o quasi corrotti,c'è poco da fare,siamo di fronte alla caduta(forse)definitiva del capitalismo,questo è il problema,bisogna focalizzare l'economia sul benessere dell'uomo e non sul puro profitto.Spero inoltre che non si veda la nazione come una specie di divinità da difendere a tutti i costi,una missione di vita per il bene della nazione,la nostra nazione, e renderla migliore delle altre nazioni.

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  5. http://www.dom.it/%c2%abechi-ed-effetti-del-risorgimento_e-dell%e2%80%99unita-d%e2%80%99italia-sul-confine-orientale%c2%bb/ Josip.

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